Questo è il quattordicesimo numero di Bomarscé – Storica rivista letteraria, dal 2020.
Ed è, in effetti, un numero speciale. Un pomeriggio di febbraio del 2023, l’associazione culturale Teatro L’Avvelenata ci contatta per proporci una collaborazione per il loro premio letterario. Ci sembra una buona cosa, siamo contenti, ci siamo, certo. Ma cosa posa possiamo fare per loro? Presto detto: mostrandoci di aver perfettamente capito come siamo, e che la telefonata non è giunta a caso, ci chiedono semplicemente essere noi stessi. E cosa siamo noi? Facile: Bomarscé è una rivista letteraria che pubblica narrativa di finzione, testi narrativi di una forma che sia inequivocabilmente quella del racconto. E questo abbiamo fatto, perché questo sappiamo fare.
Perciò, di concerto con l’associazione, abbiamo pensato che sarebbe stato bello (e lo è stato) pubblicare i tre racconti, scelti dalla giuria, classificati ai primi posti della categoria Inediti del Premio letterario L’Avvelenata, più un racconto tra i finalisti, scelto da noi, che si sarebbe aggiudicato la speciale Menzione Bomarscé. E questo abbiamo fatto, con grande soddisfazione.
Già perché, anche se non abbiamo selezionato noi i primi tre racconti che trovate in Bomarscé #14, siamo stati fortunati: facciamo i complimenti alla giuria del premio giacché sono testi molto significativi. Insieme al quarto racconto della Menzione Bomarscé, i testi formano un gruppetto compatto e stranamente attraversato da un discorso comune. “Absentes adsunt: les absents sont là”, disse una volta Victor Hugo: chi non c’è più rimane, abita con noi, dialoga con noi in una forma di dimensione collettiva di assenza-presenza.
In ogni racconto s’incastona una gemma preziosissima: le illustrazioni di questo numero speciale ce le ricorderemo per tanto tempo. Sono speciali anche loro. Come del resto la copertina che, per la prima volta, ha realizzato apposta per noi l’illustratrice Elisa Alfieri: nella sua opera si concentrano i quattro testi che popolano l’immaginario di chi, seduto a scrivere, picchia forte i tasti dell’immaginazione.
Complimenti a tutti e a tutte e anche un po’ a noi. E grazie al Teatro L’Avvelenata per questa bella avventura.
Buona lettura.